A te o beato Giuseppe, la preghiera a San Giuseppe scritta da Leone XIII il 15 agosto 1889 con cui si può ottenere l'indulgenza per 7 anni e 7 quarantene.
A te o beato Giuseppe è una potente preghiera scritta da Leone XIII in calce alla lettera enciclica "Quamquam pluries" del 15 agosto 1889.
Con l'intercessione di San Giuseppe, celeste patrono della Chiesa e Sposo di Maria, si può ottenere un'indulgenza di 7 anni e 7 quarantene ogni volta che si recita questa orazione.
Recitiamo la Preghiera a San Giuseppe per richiedere la sua protezione.
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amatissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo.
Assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ogni ora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo
Amen!
“Qualunque grazia si domanda a San Giuseppe verrà certamente concessa, chi vuol credere faccia la prova e si persuada”
(Santa Teresa d’Avila)
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