Commento al vangelo di venerdì 23 Settembre 2022

Commento al vangelo del giorno venerdì 23 Settembre 2022. Meditazione del Vangelo secondo Luca 9,18-22 con un commento di spiegazione di Papa Francesco.

Commento al vangelo del giorno venerdì 23 Settembre 2022 con meditazione di Papa Francesco.

Il passo del Vangelo di oggi è tratto dal Vangelo di Luca ed è il brano Lc 9,18-22.

Commento al vangelo del giorno: spiegazione di Papa Francesco

Qui di seguito si può leggere un commento di Papa Francesco al Vangelo di oggi 23 Settembre 2022.





Le grandi svolte della missione di Gesù sono sempre precedute dalla preghiera, ma non così en passant, dalla preghiera intensa, prolungata. Questa verifica della fede sembra un traguardo e invece è un rinnovato punto di partenza per i discepoli, perché, da lì in avanti, è come se Gesù salisse di un tono nella sua missione, parlando loro apertamente della sua passione, morte e risurrezione. In questa prospettiva, che istintivamente suscita repulsione, sia nei discepoli, sia in noi che leggiamo il Vangelo, la preghiera è la sola fonte di luce e di forza. Occorre pregare più intensamente, ogni volta che la strada imbocca una salita.

(Udienza generale)

Signore, ti prego col cuore

Il vangelo del giorno: Luca 9,18-22

Dal Vangelo secondo Luca: Lc 9,18-22

Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».

Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».

Commento al vangelo del giorno venerdì 23 Settembre 2022
Commento al vangelo del giorno venerdì 23 Settembre 2022

Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore